Settori di intervento

Le varie proposte di attività motoria in acqua hanno un minimo comun denominatore, costituito dalla ricerca di benefici a vari livelli per una migliore funzionalità del nostro organismo attraverso gli effetti del movimento che sfrutta le proprietà e le caratteristiche dell’ambiente acquatico. Infatti quest’ultimo si presta particolarmente a grandi opportunità di diversificazione e di modulazione delle proposte di esercitazioni e di interventi: lavorando su differenti profondità, posizioni, temperature, impianti, con attrezzature diverse, sfruttando flussi, vortici, correnti, spinte e turbolenze le possibilità di proporre carichi e modalità di lavoro diverse sono praticamente infinite. E’ chiaro che occorre progressivamente comprendere gli effetti del lavoro proposto a seconda appunto delle variabili in gioco, per poter finalizzare efficacemente gli interventi e avere risultati sempre più positivi.
Occorre anche grande chiarezza sugli obiettivi che vogliamo raggiungere, e quindi organizzare le attività in questo senso: è per questo che Waterlab propone, senza voler dare schemi rigidi, ma solo per razionalizzare gli interventi, la divisione (aperta, flessibile, dinamica, sicuramente da aggiornare in futuro) delle attività in acqua in 4 settori principali:

 

 

Come stimolo al lavoro e alla discussione, alleghiamo una vecchia proposta di classificazione delle attività acquatiche [pdf document] del dott.Benelli; lo staff di Waterlab è cosciente che deve essere rivista e aggiornata, ma ci smebra comunque un buon punto di partenza per mettere un po’ di ordine nel settore.